Poetry |

as my father drove
my mother peeled apples
i looked outside the window
fantasizing

along a letter C with sharp left-leaning serifs
at the truncated edges memory was missing
at twenty the first turn at thirty the second
the rest faded away in the unseeing eyes

my father would teach us croatian on the beach
vuk was a slow learner he liked the automatic watch
erika had the dinghy but vuk’s swimsuit kept falling off
every time we pulled him up as suzanne was swimming
il y a une meduse so he touched her leg
i’d step on the ants in the grass where a cicada lay desiccated

i was always pushing down my soul with my elbows
the way i did my book-filled suitcase

mio padre guidava
mia madre sbucciava le mele
io guardavo dal finestrino
immaginando

lungo una lettera C dalle punte aguzzate a sinistra
dei due estremi interrotti mancava la memoria
a vent’anni la prima svolta a trent’anni la seconda
il resto si sfumava negli occhi non vedenti

mio padre ci insegnava il croato sulla spiaggia
vuk era lento gli piaceva l’orologio meccanico
erika aveva il gommone però a vuk cadeva il costume
nel tirarlo su con noi mentre suzanne nuotava
il y a une meduse così le aveva toccato la gamba
pestavo formiche nell’erba dove c’era una cicala secca

spingevo da sempre l’anima sui gomiti
come facevo con la valigia piena di libri